Il Carnevale ha origini complesse e racchiude innumerevoli tradizioni, tra le quali certamente i Saturnali e le maschere del teatro antico. I Saturnali risalgono al periodo della monarchia di Roma e permettevano un periodo di divertimento e di libertà sregolata, una sorta di Carnevale dunque.
Intriso di tali tradizioni e di divertimento è il Carnevale di Gallipoli, tra i più noti della Puglia, la cui prima edizione risale al 1941. Come è consuetudine, la manifestazione ha inizio il 17 gennaio, giorno in cui si celebra Sant’Antonio Abate e si accende la tradizionale focara, un grande falò di rami di ulivo. Nell’ultima domenica di Carnevale e di Martedì Grasso, nel centro cittadino, si riuniscono i tradizionali carri allegorici in cartapesta e i gruppi mascherati davanti a migliaia di spettatori. Ufficialmente l’edizione di quest’anno è la numero 82. La maschera tipica del Carnevale Gallipolino è lu Titoru, cioè Teodoro; la tradizione vuole che Teodoro fosse un giovane gallipolino, che tornato dal militare chiese alla madre un piatto di polpette, prima dell’inizio del digiuno quaresimale; la madre accontentò il figlio, ma questi preso dalla foga, si affogò e morì, strozzato da una polpetta. Nel corteo mascherato il protagonista è il giovane morto, insieme alla madre e ad un gruppo di comari, che piangono il defunto. La madre di Titoru è la Caremma, figura caratterizzante della Quaresima.
Venite a scoprire in Salento uno dei Carnevali più folcloristici e fantasiosi, all’insegna del divertimento e del buonumore.