Tricase, bella cittadina a pochi chilometri dal mare, vanta una tradizione storica degna di nota per i suoi castelli, che dislocati tra il centro e le frazioni, raccontano secoli e secoli di storia.
Primo fra tutti, il castello dei Principi Gallone, a Tricase, senza dubbio il più importante; costruito nel 1661, il castello, oggi sede del Comune, è un grandioso edificio formato da tre elementi: la torre, il torrione e il corpo dell’edificio. La cosa più straordinaria è che l’edificio annovera ben 365 stanze, tante quante sono i giorni dell’anno e cosa ancora più sorprendente è che la sala del trono può contenere ben 1000 persone. Famosa è la “Torre della Fame” dove un tempo venivano rinchiusi i prigionieri che si lasciavano morire di fame. Il castello è un edificio a quattro piani con facciata su piazza Pisanelli, ai lati insistono due torri, la maggiore detta della “Fame” e la minore a base quadrata, ora sede della Pro Loco.
Il castello di Lucugnano (frazione di Tricase), ora proprietà della famiglia Russi, è stato costruito invece nel 500, quando il conte Goffredo, di origine normanna, lo donò insieme a tutto il feudo ai monaci bizantini di Santa Maria di Amito. Del castello cinquecentesco rimane solo la torre, perché i corpi veri e propri della costruzione sono stati ricostruiti; il castello è composto da 22 stanze, sulla porta che dà nel giardino si legge il motto: Mori potius quam foedari (Meglio morire che essere disonesti).
Il castello di Tutino (frazione di Tricase), ora proprietà della famiglia Caputo, è la classica costruzione da difesa. Fu fatto costruire dai Trani nel 1850. L’edificio era a suo tempo attorniato da nove torri ben munite, delle quali ora ne restano solo cinque. E’ costruito in carparo duro e resistente alle ingiurie del tempo e un ampio fossato, un tempo coperto d’acqua, lo cinge quasi completamente.
Il castello di Caprarica (frazione di Tricase), ora proprietà dei Bentivoglio è stato costruito da Antonio Renna nel 1524 su incarico della nobile famiglia Mellacqua; ha forma quadrata ed è circondato da mura alte sette metri e larghe anche un metro e mezzo. Anche questa costruzione è in carparo giallastro, secondo le caratteristiche dei castelli feudali. Sulla porta d’ingresso troviamo il solito piombatoio, che annuncia un fossato, ora colmato, sormontato da un ponte levatoio. Il castello è stato ristrutturato con cura, recuperando l’antico splendore.
Il castello di Depressa (frazione di Tricase) è oggi abitato dai baroni Winspeare, nobile famiglia imparentata con i reali del Belgio. Il nucleo primitivo fu distrutto nel 1841 dai Saraceni. Nel 1850 un antenato dell’attuale proprietario, Antonio Winspeare, lo ereditò per successione e lo restaurò. La struttura conserva le due torri quadrate ed il loggiato, successivamente furono aggiunti un porticato e la scala, rispettando abilmente lo stile del castello.
Tutti questi castelli danno a Tricase quel tocco che solo la storia e il vissuto sanno dare e che, unito alla calda tradizione salentina, rendono questa cittadina turisticamente molto interessante.